Considerata il "cuore antico" del Lazio, la Ciociaria, al centro della puntata di "Linea Verde", e una terra da sempre profondamente legata alle tradizioni agricole e pastorali, tanto che il suo nome deriva proprio dalla "ciocia", un particolare sandalo di cuoio, un tempo calzato da pastori e contadini. Peppone Calabrese e Livio Beshir, insieme a Margherita Granbassi, iniziano il loro cammino da Castro dei Volsci, un antico borgo medievale definito anche il "balcone della Ciociaria". Da li Calabrese intraprende un viaggio per conoscere alcuni giovani che, in nome dell'amore per la propria terra, hanno deciso di fare rete e di investire sul territorio. A Ceccano incontra i ragazzi che hanno dato vita a un progetto per riportare un'agricoltura virtuosa, mentre ad Arnara conosce un altro giovane che ha ripreso in mano i terreni del nonno per coltivare i grani antichi. Si sposta poi nella Valle dell'Amaseno, un territorio incontaminato, da sempre profondamente legato all'allevamento delle bufale, mentre a Frosinone incontra una delle migliori panificatrici italiane. Nel frattempo, Livio Beshir racconta la Ciociaria attraverso l'arte, il cinema e la cucina. A Castro dei Volsci incontra uno dei nipoti di Nino Manfredi, per scoprire vita e aneddoti legati al celebre attore ciociaro, e racconta la ricetta di un piatto tipico tanto amato da Manfredi, ovvero i "fini fini" conditi con il sugo di frattaglie. Si prosegue poi verso Vallecorsa, un antico borgo dove Alberto Moravia maturó il suo romanzo "La Ciociara" e Vittorio De Sica giró una delle scene piu importanti dell'omonimo film, grazie al quale Sofia Loren vinse il suo primo Premio Oscar. Falvaterra e, invece, l'itinerario di Margherita Granbassi che, risalendo il fiume Sacco, va alla scoperta delle incantevoli grotte dichiarate nel 2007 "Monumento Naturale della Regione Lazio". Finale in musica a Castro dei Volsci, con alcune canzoni in dialetto ciociaro insieme alla Banda della Scolopendra.